Il primo passo per poter migliorare l’efficienza energetica di una casa e ridurre i consumi di energia è capire come usiamo l’energia. In generale, il riscaldamento ed il raffrescamento dell’ambiente, lo scaldare l’acqua, la refrigerazione del cibo, gli elettrodomestici e l’illuminazione costituiscono i principali utilizzi dell’energia in una famiglia italiana.
Il riscaldamento ed il raffrescamento, in particolare, dominano i consumi domestici nelle case più vecchie, con isolamento termico inadeguato e perdite d’aria. Quindi su di essi concentreremo molto l’attenzione. Per il resto degli usi dell’energia, ci dobbiamo rifare a delle statistiche nazionali o, meglio ancora, alle nostre misurazioni reali.
Il consumo medio mensile dell’energia – elettrica o termica – di una singola famiglia per tipologie di impiego è all’incirca il seguente: a fare la parte del leone sono il riscaldamento (31%) e il raffrescamento (12%) della casa, seguiti dal riscaldamento dell’acqua (12%), dall’illuminazione (12%), dagli elettrodomestici (9%), da computer e apparecchi elettronici in genere (9%), e da altri utilizzi (8%). Questi ultimi possono comprendere il cucinare (4%) e l’asciugatura dei panni (3%).
Ovviamente, risulta a questo punto assai interessante misurare con un misuratore di potenza e wattmetro i propri consumi domestici per le varie tipologie di impiego dell’elettricità, dopodiché integrarli con le proprie bollette del gas ed elettriche, con i consumi misurati attraverso i contatori domestici ed infine confrontarli con le statistiche appena esposte.
In pratica, se vuoi controllare o ridurre i tuoi consumi energetici, il prossimo passo è quello di analizzare i tuoi consumi domestici di energia elettrica usando uno dei misuratori digitali illustrati in questo sito e un semplice software di analisi dei consumi domestici (come ad esempio quello che puoi trovare qui).
Le schermate di un semplice software per l’analisi dei consumi domestici.
In questo modo, sapremo con esattezza quali sono i versanti su cui dobbiamo fare maggiore economia e in quale direzione dobbiamo dirigere i nostri eventuali futuri investimenti per il risparmio energetico, come pure eventuali analisi più approfondite: ad es., su isolamento termico e perdite d’aria, individuando le zone dell’edificio più problematiche.
Non tutti gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica di una casa possono essere fatti da noi stessi con il fai-da-te: per alcuni occorre l’intervento di un tecnico esperto, il che comporta una spesa maggiore e, in genere, un tempo di rientro dell’investimento più lungo.
Gli interventi che tipicamente presentano un miglior rapporto tra costi e benefici sono: il sigillare la casa per evitare le principali perdite d’aria, l’isolamento termico, il miglioramento dell’efficienza dell’impianto di riscaldamento, l’installazione di sistemi per il risparmio dell’acqua calda, il miglioramento di porte e finestre, l’acquisto di lampadine a risparmio energetico, la riduzione della necessità di aria condizionata.