Quanto consuma luce standby

zz3579Le lampadine – che siano a incandescenza, fluorescenti compatte, al neon o a led – non hanno in generale consumi nascosti dovuti allo standby, semplicemente perché se non le accendiamo con un interruttore non arriva loro corrente, cioè non sono mai in standby.

Tuttavia, la situazione è completamente diversa quando si parla di illuminazione “intelligente” – il futuro verso cui stiamo andando e che in alcuni casi è già presente – giacché il controllo dell’illuminazione è cresciuto con l’emergere dell’illuminazione a LED. Infatti, l’illuminazione intelligente non è praticamente realizzabile con sorgenti luminose a incandescenza tradizionali e non è così comune con sorgenti luminose fluorescenti.

Per chiarire: è possibile controllare le lampadine a incandescenza e, in misura minore, le sorgenti luminose fluorescenti utilizzando dimmer TRIAC con taglio di fase e sensori di presenza. I circuiti di pilotaggio richiesti per le sorgenti LED, invece, sono più adatti per i segnali analogici e PWM a bassa tensione che sono più facilmente associati a controlli a microprocessore.

Ma portare una lampadina sotto il controllo di un sistema informatico apre molte altre possibilità: la potenza può essere ridotta, l’esperienza utente può essere migliorata e la sorgente di luce può essere utilizzato anche per il trasferimento dati. La sfida per l’illuminazione intelligente è quello di fare uso di tutte le funzioni offerte dal controllo del computer senza perdere efficienza, dal momento che l’efficienza è il principale motivo per cui si è passati ai LED.

Le applicazioni consumer di illuminazione intelligente sono spesso legate all’uso di un controller ed a protocolli di comunicazione wireless per il controllo della lampada, il che rende il consumo di energia a riposo più di un problema. Ad esempio una vecchia lampada da 60 W è oggi rimpiazzata da un modello a basso consumo da 8 W con il 90% di efficienza che in media nelle nostre case sta accesa per meno di tre ore al giorno. L’elettronica di controllo, invece, deve essere accesa tutto il tempo, in attesa di un segnale che accenda la lampadina.

Una popolare lampadina “intelligente” dimmerabile (ne puoi trovare vari esempi qui) consuma 0,45 W in stand-by. Se si ignora la potenza utilizzata dalla stazione di base (che  può controllare 50 lampade), significa che il consumo di energia delle lampadine a LED più comuni è aumentato di circa il 50 per cento aggiungendo controlli intelligenti. Questo problema, fra l’altro, peggiora nel tempo via via che l’efficienza di conversione dei LED continua ad aumentare, e quindi la potenza assorbita dalla lampada per svolgere il compito dell’illuminazione diminuisce di conseguenza.

Puoi stimare la spesa dovuta ai consumi nascosti per lo stand-by nel tuo caso specifico – ed anche i consumi più rilevanti nella tua casa che sarebbe opportuno “tagliare” – usando un utile software realizzato da un esperto di consumi domestici, e che puoi trovare qui. In questo modo potrai davvero eliminare i tuoi sprechi di energia in modo “scientifico” ed a valle di semplici analisi quantitative.



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