Gli asciugacapelli sono probabilmente uno degli apparecchi della casa che assorbono più potenza elettrica, sebbene per un tempo relativamente breve, per cui il consumo di energia alla fine risulta relativamente modesto. I phon hanno i watt della potenza massima assorbita stampati direttamente sul lato. Di solito sono identificati come 1000, 1200, 1500 o 2000 watt.
Parliamo di potenza massima assorbita perché i migliori modelli di phon – ad es. quelli (semi)professionali – hanno varie impostazioni per la potenza della ventola e della resistenza riscaldante. Usato alla potenza più bassa di entrambe, un asciugacapelli può assorbire anche meno di 100 W, che possono arrivare a 600-700 W con calore medio e ventola bassa ed oltre i 1000 W fino a un massimo di 2000 W a calore e ventola entrambi al massimo.
Ipotizzando un costo dell’energia elettrica di 0,25 €/kWh, ed un utilizzo medio giornaliero di 10 minuti alla potenza massima di 2000 W, non è difficile stimare l’energia consumata e il relativo costo. Il consumo giornaliero è infatti di 333 Wh = 0,33 kWh, pari a un consumo annuo di 120 kWh, che al costo suddetto per kWh ci costerebbero in tutto 30 €.
Per misurare l’energia consumata in standby dal phon, potete usare un buon misuratore di consumi, o power meter, acquistabile online per 20-30 euro (lo trovate qui). Esso mostra la potenza istantanea assorbita e l’energia consumata in un certo arco di tempo. Misurate il consumo in standby dell’asciugacapelli per 10 minuti, o comunque su un lungo arco di tempo, per avere una misura più precisa del consumo, che essendo piccolo è altrimenti difficile da misurare.
Più in generale, se volete rendervi conto quantitativamente dei vostri consumi domestici per capire dove e come tagliare la vostra bolletta energetica, troverete utile un semplice software di analisi dei consumi domestici, come ad esempio quello che potete trovare qui, fornito di una guida pratica per i non esperti.